Da diverso tempo ormai sono sempre più numerose le persone che si sono appassionate a come investire con profitto in azioni, soprattutto in questo particolare periodo di grave crisi economica che ha messo in ginocchio il nostro paese, costringendo molti dei cittadini a trovare forme alternative di guadagno.
Investire in azioni sta diventando una delle forme di investimento più apprezzata da molti risparmiatori che vogliono, quindi, crearsi una nuova forma di reddito.
Molti però sono i dubbi legati alla possibilità di investire nei mercati azionari, in quanto, spesso, questa tipologia di investimento viene considerata alla stregua di un gioco d’azzardo. Questo nonostante ci siano delle strategie ben collaudate dagli operatori di borsa, e quindi da professionisti del settore, che si occupano di investimenti in azioni per mestiere.
In questo articolo cercherò, brevemente, di presentarti una veloce carrellata di elementi che devi considerare prima di iniziare ad investire nel mercato azionario. Sono cose semplici, magari li puoi pure considerare banali, ma è proprio nei dettagli semplici che si fa la differenza!
Argomenti dell’articolo: |
Cosa devi sapere prima di investire in azioni?
1) Investire in azioni: sono tutti movimenti casuali?
Gli investimenti in borsa non sono guidati da movimenti casuali, ma vengono dettati da fenomeni che possono essere previsti proprio perché studiati d’anticipo.
Per questo motivo gli operatori di borsa sono considerati dei veri professionisti del settore e non giocatori d’azzardo. Essi applicano strategie per aumentare le vincite ed evitare quanto più possibile le perdite.
Ecco perché sopperire alla mancata conoscenza dei meccanismi di fluttuazione dei prezzi e delle dinamiche dei mercati azionari diventa fondamentale, prima di iniziare a investire in azioni.
Conoscere al meglio il mondo della borsa, conoscere ogni opportunità presente sul mercato ed informarsi sulle caratteristiche di ogni società emittente è di fondamentale importanza se vuoi guadagnare in modo professionale. Non approcciare il tema come se stessi giocando al lotto…
2) Cosa sono le azioni di borsa
Le azioni (chiamati anche titoli azionari), sono delle quote di capitali di società, cioè delle porzioni del capitale di una società, tramite le quali vengono conferiti i diritti patrimoniali ed i diritti amministrativi ai propri azionisti. Ovvero le “s.p.a.” (società per azioni) e le “s.a.p.a.” (società in accomandita per azioni).
Nel momento in cui acquisti un titolo azionario diventi proprietario di una porzione della società ed entri a far parte del capitale sociale dell’azienda. Inoltre, ne acquisisci i diritti amministrativi nonché quelli economico-patrimoniali.
Contrariamente a ciò che è previsto per le obbligazioni, con le azioni il recupero del capitale investito potrà avvenire esclusivamente tramite la vendita del titolo da parte di ulteriori acquirenti e non tramite un diritto di credito da parte della società emittente.
In pratica, non vi è una scadenza del titolo come nelle obbligazioni al quale viene corrisposto indietro il valore nominale del titolo. L’unico modo per riottenere i soldi indietro è vendere le azioni a qualcuno che se le compra.
Investire in azioni può essere un’ottima fonte di guadagno per l’investitore ma allo stesso tempo è fonte di un maggiore rischio. Questo perché come socio sei legato al rischio connesso all’oscillazione negativa della quotazione dell’azione nel mercato azionario.
3) Categorie speciali di azioni
A seconda della tipologia di azione sulla quale hai deciso di investire, è possibile partecipare alle assemblee che eleggono il consiglio di amministrazione e/o approvare i bilanci.
Bisogna però dire che la maggior parte degli azionisti non godono di particolari privilegi, i quali, in genere, sono riservati solo ai grandi azionisti.
Esistono pertanto diverse tipologie di azioni tramite le quali è possibile effettuare i propri investimenti.
Esse si dividono in 4 categorie, ovvero:
A) Le azioni ordinarie
Azioni nominative che affidano all’azionista molti privilegi, come il diritto ai dividendi, il diritto di rimborso in caso di liquidità della società e il diritto di voto.
B) Le azioni di risparmio
Azioni che vengo emesse da società quotate sui mercati regolamentati, che permettono di ottenere privilegi patrimoniali ma non permettono il diritto di voto nelle assemblee societarie.
C) Le azioni privilegiate
Azioni nominative che permettono all’investitore il diritto di priorità sugli utili e sul rimborso di capitale in caso di un possibile fallimento, mentre il diritto di voto viene concesso solo per le assemblee straordinarie ma non in quelle ordinarie.
D) Le azioni a voto limitato
Azioni che non godono di una contropartita patrimoniale e allo stesso tempo subiscono una limitazione del diritto di voto dell’azionista.
Il valore di un’azione dipende necessariamente dal rendimento atteso sotto forma di dividendi, ma anche dalle prospettive future della società. Allo stesso modo, il prezzo di un’azione è proporzionale alle prospettive della stessa azienda.
Investire in azioni significa infatti approfittare di possibili variazioni di prezzi e ottenere così i più alti profitti possibili.
4) Cosa sono gli indici di Borsa?
La situazione del mercato finanziario viene sintetizzata dall’indice di borsa oppure rispetto alla media del prezzo di alcuni titoli selezionati. In ogni caso, i titoli selezionati potrebbero anche essere tutti i titoli del mercato o anche relativi ad indici specifici divisi per settore o per capitalizzazione.
Gli indici di borsa sono fondamentali perché rappresentano lo stato complessivo dell’economia reale.
Nonostante questo, però, non è detto che il prezzo di un’azione si comporti sempre come l’indice, ed è possibile, infatti, che lo stesso titolo azionario possa andare meglio, peggio, o addirittura in contro tendenza rispetto al proprio comparto.
Tuttavia, la scelta tra le azioni sulle quali è possibile investire appare realmente limitata per l’investitore, in quanto è la stessa società a decidere le caratteristiche delle nuove emissioni. Inoltre, non tutte le società vogliono cedere una quota capitale tramite titoli azionari.
Diventa fondamentale per l’investitore, quindi, essere al corrente delle opportunità offerte dal mercato finanziario. Non solo questo ti permette di per poter effettuare gli investimenti in maniera consapevole, ma soprattutto ti permette di essere informato sulle società che cercano azionisti e sulle condizioni stabilite dalle offerte.
Se sei un piccolo risparmiatore ti verrà ancora più difficile effettuare un investimento. Questo nonostante la Borsa sia capace di aggregare la domanda delle società che hanno necessità di capitali e l’offerta degli investitori, e sia in grado, inoltre, di semplificare il processo di ricerca rendendo tutto pubblico anche tramite internet…
5) Dove si comprano le azioni?
Le azioni italiane possono essere acquistate sia sul mercato primario che secondario, ovvero il luogo dove avvengono le negoziazioni dei titoli.
Mentre il mercato primario offre la possibilità alle aziende di vendere le azioni societarie, il mercato secondario, invece, permette agli azionisti di rivendere i titoli acquistati nel mercato primario.
Il mercato primario è il luogo dove il titolo azionario viene offerto per la prima volta sul mercato. In questa fase sarà la banca ad aver stabilito il prezzo del titolo e ad offrirlo ai propri clienti per testare la possibile domanda.
Sarà la stessa banca a decidere chi può avere accesso al titolo. Spesso, infatti, il piccolo risparmiatore può avere difficoltà a entrare in questo mercato.
Una volta stabilito il prezzo e trovati diversi acquirenti sul mercato primario, il titolo potrà essere disponibile anche sul mercato secondario, ovvero il mercato dove i titoli sono liberi di circolare.
Questo è il motivo per il quale risulta essere più accessibile a tutti i tipi di risparmiatori ed è quello che in genere viene utilizzato per investire in azioni.
Ogni investitore che vuole acquistare un titolo azionario dovrà contare su un intermediario specifico, sia esso una SIM (Società di Intermediazione Mobiliare), recandosi presso uno sportello bancario per affidarsi a un consulente professionista, sia che provi ad investire online tramite piattaforme di trading on line.
Sicuramente tra le opzioni risulta essere più dispendiosa la scelta di rivolgersi ad una società specializzata SIM, mentre l’uso di una piattaforma di trading online è di norma più conveniente.
6) Guadagnare con il trading online
Il trading online si è diffuso soprattutto negli ultimi anni, consentendo di effettuare investimenti anche dalla propria postazione computer a casa.
Si tratta di una soluzione di investimento sicuramente più pratica ma che può apparire più rischiosa, soprattutto per chi è alle prime armi con il mondo degli investimenti.
Diverse sono le piattaforme di trading online che permettono di investire in borsa con molta semplicità. Diventa fondamentale, però, scegliere una piattaforma che consenta di fare trading online con versioni demo che non prevedono l’utilizzo di soldi reali.
Sicuramente la forma più semplice di investimento in borsa è acquistare un’azione, che permette di ricevere l’eventuale dividendo e ottenere un possibile guadagno che dipenderà necessariamente dall’andamento futuro.
Nel caso di un risparmiatore che investe in azioni, le perdite potenziali sono quelle dei soldi investiti. Infatti, il titolo azionario al più può azzerarsi, ma non può andare in negativo.
Solo se si utilizzano delle forti leve o dei titoli derivati si può andare incontro a perdite ulteriori. In ogni caso, grazie a delle semplici ed efficaci tecniche di investimento è possibile fare in modo da limitare moltissimo le perdite e ampliare al massimo i profitti.
Investire in azioni conviene sicuramente, ma è necessario capire a quali strumenti affidarsi, come approcciare gli investimenti e come reagire alle varie situazioni! Per tale motivo è meglio non affidarsi alla sorte ma prepararsi prima di agire.
7) Trading derivati
Ho poc’anzi accennato ai titoli derivati. Uno strumento derivato è un titolo mobiliare il cui valore dipende da un altro titolo definito sottostante, che può agire anche in controtendenza. Questo permette di ottenere un guadagno sia quando il titolo sale che quando scende.
Esistono diverse tipologie di derivati dedicati ai piccoli investitori come i CFD o le opzioni binarie. Mentre i CFD consentono un trading più flessibile in quanto sono dei titoli che ripropongono il valore dell’azione sottostante, le opzioni binarie hanno invece un comportamento più semplice da capire ma sono anche più rischiose e assimilabili a un gioco d’azzardo.
Non servono corsi di studi per investire in azioni, ma sicuramente un’ottima preparazione e una corretta informazione aiutano a evitare possibili perdite del capitale investito.
8) Come iniziare ad investire in azioni
Su internet è possibile reperire ogni informazione necessaria per avere un’infarinatura sul mondo della Borsa, ma per iniziare a guadagnare è necessario orientarsi su del materiale informativo professionale.
Se vuoi iniziare a muovere i primi passi nel mondo degli investimenti in Borsa non ti saranno necessari grandi investimenti di capitali. Può iniziare anche senza soldi, in quanto esistono delle piattaforme di trading online che consentono di operare in modo simulato per fare pratica, ovvero in modalità demo.
In questo modo puoi imparare e fare pratica, senza usare soldi reali, per poi lanciarti nel mondo degli investimenti veri e propri e per i quali ti sarà necessario un capitale di un migliaio di euro per i titoli derivati e di almeno 5/10 mila euro per lavorare su azioni comuni.
Un trader professionista potrà scegliere i titoli effettuando delle analisi di mercato, tenendo conto di diversi parametri sui quali diventa fondamentale puntare come gli attivi di cassa, i fatturati, le acquisizioni e le previsioni di mercato, ma anche l’andamento degli indici di riferimento dell’azienda. Un trader “casalingo” invece valuterà i titoli su cui puntare in base all’analisi tecnica.
Quindi, se vuoi investire in azioni ti consiglio di prepararti adeguatamente e poi inziare ad applicare i concetti appresi tramite i simulatori di investimenti, per passare poi agli investimenti veri e propri.
Salve, le volevo chiedere una cosa: nel punto 4 riguardo gli indici di borsa chiude dicendo che bisogna essere informati sulle aziende e sulle opportunità offerte dal mercato ma che a un piccolo risparmiatore questo è precluso o in ogni caso è difficile. A che tipo di informazioni si riferisce? Perchè è difficile sapere queste informazioni? Sono solo per gli addetti ai lavori?
Non sono riuscito a capire.
Buongiorno,
Quando si investono dei soldi, a prescindere che sia un investimento azionario, obbligazionario o di qualunque altra natura, è sempre buona norma ricavare prima tutte le informazioni possibili.
Esistono delle pubblicazioi autorevoli in cui viene fatto un resoconto sui rischi e sulle opportunità di ogni titolo, il più famoso dei quali sono quelli che poi vengono sintetizzati con i famosi indici Standard & Poors. Tuttavia, anche senza procurarsi questi periodici di settore, molte informazioni interessanti si ricavano anche solo navigando in internet.
Per prima cosa può controllare le informazioni che rilascia la sua stessa banca riguardo quelle specifiche aziende che vuole mettere in portafoglio. Ad esempio, io utilizzo il conto corrente della Unicredit per investire (versione online), e per ogni titolo c’è una scheda di riferimento che viene aggiornata periodicamente (mi sembra ogni 6 mesi), con informazioni molto interessanti sul rischio, sul rendimento atteso, se è un titolo sottovalutato o sopravvalutato, eccetera.
Tuttavia questo tipo di scheda non viene pubblicata in tutte le piattaforme online e quindi a volte occorre fare da se.
Può reperire informazioni anche su portali come finanzaonline, yahoo finanza, msn finanza e simili. Cerca poi le schede con i titoli e li ci sono i dati inseriti con informazioni come la quotazione attuale, la massima e la minima dell’anno, i prezzi storici, lo stacco dei dividendi, il P/E eccetera. Queste informazioni danno già tutte le informazioni necessarie per chi le sa leggere.
Ovvio che in queste piattaforme non trova informazioni su qualunque titolo quotato del mondo ma solo di quelli principali. Se vuole cercare la pepita d’oro nascosta tra i meandri del mercato finanziario che nessun altro ha notato o che in pochi hanno notato deve quasi sicuramente abbonarsi ai sistemi di valutazione professionali. In genere però, le info gratuite che trova in giro bastano per il 99.9% degli investimenti che fanno investitori e risparmiatori comuni.
Altre informazioni interessanti che può ricavare sono quelle sul management aziendale. Basta cercare online il sito dell’azienda in questione e vedere chi è il CEO, il CFO eccetera e poi controllare, sempre online, la loro reputazione e si può fare un’idea se l’azienda è in buone mani o meno.
Per farla breve: deve cercare di capire se il titolo che sceglie ha prospettive per lo meno nella media oppure superiori e scartare tutte quei casi che le sembrano dubbi! In pratica deve sempre tenere in mente queste due elementi:
1) Investo solo in quello che capisco
2) Cerco imprese che abbiano un vantaggio competitivo su tutte le altre
In un commento non riesco ad essere più specifico di così. Spero sia stato chiaro.
Ma non si rischia di perdere un sacco di soldi con l’investimento in azioni?
Come dico nell’articolo, quando si mettono in portafoglio delle azioni si è legati a loro andamento, o meglio, all’andamento dell’azienda che rappresentano.
Se l’azienda va male tanto da fallire e chiudere battenti, i soldi che ha puntato su quella azienda si azzereranno… Per tale motivo è sempre la strategia giusta diversificare su molti titoli differenti, in tanti settori differenti e anche in molte zona geografiche differenti.
Ovvio che un risparmiatore comune non ha sufficienti soldi per diversificare così tanto, quindi in questo caso consiglio di utilizzare degli appositi fondi comuni o degli ETF che fanno il lavoro di diversificazione in modo molto efficace, anche se però hanno dei loro punti deboli.
In ogni caso, quando si investe in azioni occorre sempre fare delle considerazioni di lungo periodo e non sul breve. Nel lungo periodo il mercato azionario, se opportunamento diversificato, da sempre buoni frutti.