In momenti di crisi tutti sanno che bisogna trincerarsi dietro i beni rifugio, ma sono pochi quelli che si avventurano nell’investire in diamanti.
I diamanti, ancora più dell’oro, hanno sempre suscitato un forte fascino negli uomini. Sarà per il loro luccichio, sarà anche per il fatto che è il materiale più duro in natura fatto sta che sono sempre stati al centro dell’attenzione dei ricchi e dei nobili.
Da un punto di vista più finanziario, cosa che probabilmente ti interessa di più, l’investimento in diamanti ha un aspetto molto interessante: i ricavi della compravendita di diamanti non sono tassati!
Come per l’oro, i diamanti devono il loro valore alla difficoltà estrattiva, in pratica mantengono un prezzo alto e stabile perché se ne estraggono pochissimi. Questo fa si che l’investimento in diamanti è particolarmente adatto per essere utilizzato come protezione del capitale da eventi economici e politici negativi.
Argomenti dell’articolo: |
Le cose che devi sapere per investire in diamanti
1) I diamanti finanziari
Come avviene per ogni bene finanziario esiste una quotazione ufficiale che nella fattispecie avviene nelle Borse di New York, Londra e Anversa. Ovviamente i diamanti, come anche tutte le altre materie prime, sono quotati in dollari americani.
Tuttavia, non tutti i diamanti vanno bene per gli investimenti! Se vuoi investire in diamanti infatti, devi acquistare il cosiddetto diamante finanziario. Si tratta, in pratica, di un diamante a cui fa seguito un certificato rilasciato da un istituto gemmologico che ne attesta le caratteristiche.
In particolar modo i certificati devono presentare le informazioni sul colore, la purezza, il taglio e il peso del diamante in questione. Per rientrare di diritto nella categoria dei diamanti finanziari, le sue caratteristiche devono essere perfette (sia nel colore che nella purezza che nel taglio) e il peso deve variare dal mezzo carato ai 2 carati.
2) Gli istituti gemmologici
Gli istituti gemmologici più autorevoli sono sicuramente:
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IGI (Istituto gemmologico intaliano)
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HRD (Alto consiglio per i diamanti)
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GIA (Americana)
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AGS (Americana)
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EGL (Europea)
3) Le quotazioni dei diamanti
Le quotazioni dei diamanti hanno, in genere, la tendenza a salire in modo costante con un tasso di crescita superiore a quello dell’inflazione. Questo rende l’investimento in diamanti adatto alla protezione del capitale e, di conseguenza, a essere utilizzato come bene rifugio.
Inutile quindi puntare sui diamanti se si vuole un investimento di tipo prettamente speculativo!
Tuttavia, è il caso di dire che non è oro tutto ciò che luccica… E’ vero che il diamante ha delle quotazione che salgono in modo costante ma, visto che non esiste uno scambio con quotazione in continua (come per l’oro), rivendere i diamanti è un’operazione un tantino complicata.
Potrebbero facilmente rimanerti sul groppone per anni e, di conseguenza, tendono a mantenere una notevole differenza di quotazione di denaro e lettera. In pratica se un particolare diamante in un preciso momento è quotato a 4.000 euro, allora è probabile che tu possa venderlo solamente a 3.500 o anche meno…
Cioè, devi sempre tenere in mente che se compri un diamante oggi e lo rivendi dopo un giorno, puoi subire delle perdite del 15/20% per le differenze di quotazioni che si hanno tra acquisto e vendita.
Di conseguenza, se vuoi investire in diamanti devi tenere in considerazione il fatto che, per andare in attivo, dovrai tenerli per il tempo sufficiente affinché la loro quotazione sia aumentata talmente da aver abbattuto anche quel 20% che si perde in vendita!
In soldoni, investire in diamanti prevede che ti tieni la pietra per almeno 10 anni, ma sui 20 anni vai più sul sicuro. Morale della favola: non è adatto a chi vuole investimenti facilmente liquidabili.
4) Come muoversi in un investimento in diamanti
Tuttavia, se sei uno bravo a valutare il valore dei diamanti e hai un buon fiuto per gli affari, potresti trovare dai privati occasioni ghiotte riuscendo ad acquistare le pietre preziose a prezzi notevolmente sottocosto e, di conseguenza, eliminare il problema del divario denaro/lettera.
Prima di concludere l’articolo voglio farti riflettere su due aspetti molto importanti quando si intende investire in diamanti:
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Il primo è il rischio di cambio.
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Il secondo è il peso a cui puntare.
Come per ogni investimento in materie prime, essendo quotate in dollari noi europei siamo soggetti al rischio di cambio. Potremmo aver fatto un investimento che ha reso bene nel tempo ma, contemporaneamente il dollaro si è deprezzato (oppure l’euro apprezzato) divorando così il margine.
5) La differenza di quotazione dei diamanti in base al peso
Anche il peso dei diamanti è fondamentale. Un diamante da mezzo carato vale intorno ai 2.500 euro mentre uno da 2 carati viaggia sui 40.000… Ovviamente, è ovviamente molto più facile rivendere diamanti da 2.500 euro piuttosto che quelli da 40.000!
Tuttavia avrai sicuramente notato che un diamante da 2 carati vale molto di più rispetto che 4 diamanti da mezzo carato… Questo perché, man mano che si aumenta il peso, la probabilità statistica di trovare diamanti di quel rango diminuisce considerevolmente.
Questo fa si che le quotazioni dei diamanti non vanno a peso, ma hanno andamenti differenti da peso a peso. I diamanti da mezzo carato hanno guadagnato preformato negli ultimi 10 anni meno dell’inflazione, mentre quelli da 2 carati hanno reso più dell’oro.
Quindi, da un lato i diamanti piccoli sono più facili da rivendere ma dall’altro performano poco. Quelli grossi invece hanno rese molto elevate, ma sono difficilissimi da piazzare.
6) Conclusioni
Io consiglio di non investire in diamanti, tranne che i capitali disponibili per gli investimenti non siano ingenti. Nel caso del risparmiatore/investitore comune, destinare una parte dei propri risparmi in diamanti potrebbe essere molto controproducente.
Tra l’altro devi anche considerare che tenere diamanti in casa, o in una cassetta di sicurezza, comporta una spesa non indifferente e dei rischi da non sottovalutare. In conclusione, investire in diamanti sarà pure affascinante e conveniente sulla carta ma ti consiglio di stargli alla larga.
Ci sono anche proprio delle mode da collezionismo, che riguardano diamanti ed altri gioielli, che danno luogo ad un vero e proprio mercato alternativo, ma bisogna essere esperti.
Anzi, per la precisione, i mercati sarebbero almeno due:
infatti, un conto sono le pietre lavorate come tali, ed un conto sono le pietre utilizzate in gioielli artistici.
Qui il discorso si complica un po’, in quanto esistono gioielli di diverso pregio e, sopratutto, appartenenti a mode artistiche diverse.
Un po’ come l’oro: un conto è il metallo, altro conto è l’anello.
Del resto, solo chi è esperto potrebbe comprendere il valore artistico di certe creazioni, e se il prezzo è sovra o sotto quotato.
Chiaro, peraltro, che in questo caso si pone anche il problema della sicurezza, legato alla conservazione degli oggetti acquistati.
certo è che quando si parla di Pietre da Investimento bisogna riferirsi esclusivamente al Diamante possibilmente al taglio a Brillante.Molto interessanti Sono i Rubini Birmani con Cerificato Gemmologico serio ( Gubelin …) , gli smeraldi colombiani o pachistani e gli zaffiri Birmani chiari, i ceylon non trattati …- Abbandonare altre pietre di moda come Tanzanite, tormalina paraiba etc. Gli Investimenti sulle prime tre pietre dovrebbero essere piuttosto cospicui su di una sola pietra. Alle Aste Internazionali ci sono sempre molti clienti che cercano cose uniche.Mentre pietre piccole neanche vengono accettate dalle Aste importanti. Roberto Giansanti Esaminatore Camera di Commercio,Perito di Mi manda Rai Tre.
Salve, ho appena letto il suo articolo e sono un operatore del settore; le sue considerazioni sono sostanzialmente corrette ma ci sono alcune imprecisioni e/o leggende metropolitane che vorrei amichevolmente chiarire.
Diamante “finanziario”: e’ un concetto che vedo riproposto un po’ da tutti ma non significa niente;
non c’e’ distinzione tra diamante da gioiello e diamante finanziario. Si puo’ comprare un solitario da 0,50 ct e pretendere che sia certificato HRD, IGI o GIA, quel certificato (relazione gemmologica) e’ lo stesso identico dei diamanti “blisterati”.
QUALITA’: anche qui si da per scontato che l’investimento in diamanti debba essere rivolto a pietre con caratteristiche di eccellenza, non e’ vero! La cosa importante e’ acquistare ad un prezzo che sia il piu’ possibile vicino al valore “borsistico” a prescindere dal livello qualitativo delle gemme; e’ vero che i diamanti di qualita’ altissima (D-E IF) sono quelli che nel tempo hanno avuto le migliori performance sul prezzo ma la conseguenza e’ che adesso non hanno praticamente mercato e possiamo aspettarci a breve un calo delle quotazioni: acquistare invece con un range qualitativo piu’ ampio assicura un piu’ facile smobilizzo dell’investimento (io starei sul colore D-E-F-G purezza IF VVS(1e2) VS(1e2), importante invece che PROPORZIONI, TAGLIO E SIMMETRIA siano almeno EX(exellent) o VG(very good))
E’ senz’altro vero invece che va considerato un invetimento conservativo e non speculativo perche’ l’incremento di valore e’ sostanzialmente costante e garantito in quanto la gestione del materiale grezzo e’ in mano ad un’unica societa’(DeBeers) ma per gli stessi motivi non bisogna aspettarsi grandi incrementi sul breve termine.
In conclusione l’investimento in diamanti non e’ una buona scelta o una cattiva scelta, dipende molto (tutto) dal prezzo a cui si compra; l’unico punto fermo che mi sento di dare e’ di non comprare, a prescindere dalla qualita’ ad un prezzo superiore del 5% al listino Rapaport. (pretendete di visionare questo listino al momento della proposta!)
x Antonio: il prezzo mi sembra buono pero’ dipende tutto dalla qualita’ dei brillanti (negli Stati Uniti montano brillanti di tutte le qualita’, anche le peggiori) quando lo riceve lo faccia periziare.
Avete detto molte cose esatte ma nessuno ha sottolineato un aspetto: un investimento può considerarsi tale quando abbia un valore di disinvestimento, altrimenti è un semplice acquisto. E’ un abuso del vocabolo. A chi rivenderete i diamanti comprati? A che prezzo? In quanto tempo riuscirete eventualmente a liquidare la posizione? Se vi hanno detto che li ricomprano, è scritto su un contratto? E chi vi ha detto che li ricompra, esisterà ancora quando vorrete vendere? Quando si investe in beni rifugio si cercano certezze, proprio perchè quella parte del patrimonio deve rappresentare “l’ultima spiaggia” in caso di emergenze. Gli investimenti si fanno in banca, gli affari si fanno nel commercio.
Ciao Gennaro, sinceramente non ero intenzionato a scrivere fino a quando ho letto la fine del tuo commento. Gli investimenti si fanno in banca, oggi, e’ assolutamente fuori luogo. Ti prego di considerare i numerosi fatti di cronaca per poi non dire della quotidianità che ogni gg vedo.
L’idea dei diamanti e’ interessante, grazie per l’approfondimento che ritengo ben fatto e diretto.
Buongiorno a tutti , ho letto per caso questo forum sui diamanti da investimento .
Ci sono molti argomenti interessanti che avete trattato , ma credo di poter aggiungere che ci sono molte cose anche inesatte , o quantomeno c’è molta confusione a riguardo.
Io consiglierei a tutti di informarsi bene prima di fare acquisti , perchè le insidie sono molte ,a cominciare da alcuni dettagli tecnici che avete tralasciato.
Ho visionato i siti di cui parlate e devo dire che non sono granche’ interessanti sopratutto dal punto di vista del rapporto qualita’/prezzo.
Solo per fare un esempio 1 diamante da 1 carato D/IF-FL taglio EX/EX/EX o almeno EX/EX/VG certificato GIA come da vostro esempio , lo potete trovare tranquillamente da qualche ottimo gioielliere, magari gemmologo, almeno al 10-15% sotto i 20000,00 di cui avete parlato , e acquistate vedendo e toccando la pietra , ed avendo sempre a disposizione chi ve l’ha venduta.
Vi consiglio di informarvi bene , se volete veramente fare un acquisto che sia anche un buon investimento , perche’ ripeto , gli esempi che avete portato non sono assolutamente in linea con i prezzi di mercato , che sono decisamente piu’ interessanti.
Cordiali Saluti a tutti.
Michele
Gemmologo GIA
Esistono aziende che praticano i patti di riacquisto garantito. In pratica il cliente acquista il diamante ad un determinato valore (che può essere quello del Sole 24 ore) e da contratto l’azienda si impegna a ritirare la pietra dopo un certo numero di anni (che in genere stabilisce il cliente). Il cliente eroga la somma e riceve la pietra, che detiene fino alla scadenza del contratto, quando può decidere se tenersi l’oggetto in via definitiva oppure farselo rimborsare al valore del momento (sempre del SOLE 24ore). Ovviamente, se il parametro di riferimento è il rapaport entrambi i parametri (acquisto e vendita) saranno presi dal rapaport, se è il sole 24 ore si farà lo stesso con questo parametro. I due valori differiscono di molto, ma il valore del SOLE è omnicomprensivo, vale a dire compreso di IVA, Assicurazione e eventuale patto di riacquisto. Calcolando che il valore del diamante aumenta in media del 4% annuo non è un brutto investimento da fare se supportato da questo patto. La logica obiezione che si potrebbe fare è la seguente: e se l’azienda chiude? In tal caso il cliente ha comunque in mano la pietra. E’ chiaro che se un azienda è solida non ha senso che chiuda. ma al giorno d’oggi tutto è possibile. Certo, piuttosto che dare soldi ad una banca uscendone con in mano una risma di fogli A4…Qui almmeno ho il bene in mio possesso fisicamente. Con tale patto poi l’acquisto di diamanti diventa un investimento vero e proprio con la differenza che negli ultimi 25 anni il valore delle pietre è sempre stato in costante aumento.
Se acquisti un diamante come investimento, non puoi e non devi farlo montare su un gioiello perché con l’uso il rischio di danni e usura è alto. Poi solitamente per gli anelli, salvo che hai soldi in eccesso, puoi utilizzare pietre con caratura maggiore ma qualità inferiori (per investimento è preferibile per es. la purezza IF, per gli anelli puoi stare sotto tanto non si vede a occhio nudo).
Vedo inoltre che ci sono persone che hanno acquistato in banca e temo che ora siano in causa per riavere i soldi. Come detto da qualcuno sopra, l’acquisto di diamanti richiede alcune conoscenze che non è facile trovare (anche perché, come si vede dai commenti, i consigli spesso sono interessati). O avete un gioielliere/gemmologo di fiducia che fa veramente buoni prezzi (ma chiedete sempre certificato GIA o HRD e comparate i prezzi) o informatevi bene. Consiglio per es. questo sito investirediamanti.org che non vende diamanti a differenza di tutti gli altri.